Tra gli Iblei catanesi, esattamente a Militello in val di Catania, c’è un sentiero che costeggia un torrente e in questo piccolo scorcio di Sicilia si nasconde una meraviglia: le cascate dell’Oxena che si formano in questa gola di rocce magmatiche basaltiche, figlie di un vulcanesimo ancora più antico dell’Etna. Percorrendo il sentiero che scende dolcemente, vedremo questi ambienti che ci regalano, a livello naturalistico, uno splendido paesaggio con scorci unici sul torrente Oxena. Sorprende scoprire quello che possiamo ammirare a due passi da casa, gioielli nemmeno troppo nascosti che gli stessi abitanti delle zone limitrofe non conoscono.
Ambiente e flora delle cascate dell’Oxena
Arrivando in fondo al sentiero ci si ritrova sul torrente che andrà percorso fino ad arrivare poi ai due salti che formano queste cascate. Questo è uno dei posti più incontaminati dei monti iblei in questa zona, reso ancora più particolare dall’oleandro che cresce ormai spontaneamente lungo le sponde. Veniva usato probabilmente come pianta ornamentale dagli abitanti delle campagne che stavano qui lungo il torrente (ancora resistono dei ruderi lungo il percorso) ma adesso è libero di crescere dove attecchisce. A differenza di altri ambienti simili che si possono trovare in Sicilia, queste cascate sono permanenti in quanto questo torrente è alimentato costantemente e non lo troverete mai secco come una fiumara. Tra l’altro è un affluente del fiume Trigona che è quello che alimenta il bacino idrico di Lentini. La flora caratteristica di questo torrente è formata, oltre che dagli oleandri, da more, fichi d’india, olivastri, tamerici, carrubi e bagolari. Flora che attorno al letto del torrente è molto ricca per poi diradare man mano che si sale la collina, concentrandosi quindi in questa sorta di fondo valle. Dispiace dire che sui monti sovrastanti la cascata è stato deturpato il paesaggio dalle pale eoliche e quindi, oltre la collina, arrivando al campo eolico, non andiamo più a trovare il bosco che formava l’ambiente naturale di un tempo.
Se state in zona andate a vederle e se siete turisti anche. Il posto merita almeno quanto altre tappe più blasonate. Noi del team MNature abbiamo provato tra lo scetticismo di chi ci diceva trattarsi di un semplice rigagnolo e invece, con molta e felice sorpresa, ci siamo trovati davanti uno spettacolo più unico che raro in questo angolo di Sicilia.