Cicindela è un genere di coleotteri carabidi, comunemente chiamate “coccinelle tigre” presenti in tutto il mondo in oltre 2000 specie. Conosciute per la loro straordinaria velocità e il loro comportamento predatorio, queste creature rappresentano un affascinante esempio di adattamento e specializzazione nel mondo degli insetti.
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Caratteristiche della Cicindela
Le cicindelidi sono facilmente riconoscibili per il loro aspetto allungato e slanciato, le lunghe zampe e le mandibole prominenti. Le loro dimensioni variano generalmente tra i 10 e i 20 millimetri di lunghezza. Molte specie presentano una colorazione brillante e iridescente, con motivi metallici di verde, blu, rosso e bronzo che le rendono visivamente affascinanti.
Questi coleotteri predatori si trovano in una vasta gamma di ambienti: inclusi boschi, prati, spiagge sabbiose, zone costiere ecc. con una spiccata predilezione per gli habitat aperti con superfici di terreno esposte dove possono cacciare efficacemente. Sono presenti in tutto il mondo, con una maggiore diversità nelle regioni tropicali.
Come tutti i coleotteri, presentano un ciclo di sviluppo olometabolo che comprende quattro stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono le uova in piccoli buchi nel terreno. Le larve, una volta schiuse, sono anch’esse predatrici, ma a differenza degli adulti, trascorrono gran parte della loro vita sotto terra in tane verticali, da dove catturano le prede che passano.
Le larve hanno una forma cilindrica con un grande capo dotato di forti mandibole e sono dotate di appendici spinose sul dorso che utilizzano per ancorarsi ai lati della tana. Dopo diverse mute, le larve si trasformano in pupe e, infine, emergono come adulti.
La caccia e l’importanza biologica
Le cicindele sono predatori attivi, cacciatori diurni che si affidano alla vista acuta per individuare le loro prede. Sono conosciute per la loro velocità eccezionale, che può raggiungere i 9 km/h, un record per un insetto delle loro dimensioni. Questa velocità è fondamentale per catturare prede come formiche, larve di insetti e altri piccoli artropodi.
Quando individuano una preda, le cicindele si avventano su di essa con un rapido scatto, afferrandola con le loro potenti mandibole. La loro velocità è così elevata che, a volte, devono fermarsi brevemente per riorientarsi visivamente, poiché i loro occhi non riescono a processare le immagini a tale velocità.
Le cicindelidi svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi come predatori di altri insetti, contribuendo a controllare le popolazioni di specie potenzialmente dannose per l’agricoltura e la vegetazione naturale. La loro presenza è un indicatore di buona salute dell’ecosistema, poiché richiedono habitat non disturbati e una ricca biodiversità per prosperare.
Una nuova specie eoliana
Sono ancora una volta le Eolie il teatro di una nuova scoperta. Questa volta si tratta proprio di una Cicindela, precisamente Cicindela campestris didyme. una sottospecie nuova per la scienza il cui nome evoca l’areale nel quale è stata rinvenuta. Didyme infatti è un termine greco antico che significa: “gemelli”. Era usato come nome per l’isola che oggi è conosciuta come Salina per i due coni vulcanici (i gemelli) che la contraddistinguono. La sua presenza è stata riscontrata anche sulla maggiore delle isole Eolie, ovvero Lipari.
In realtà nelle Eolie era segnalata la presenza di Cicindela campestris ma questa popolazione, a un indagine più approfondita, è risultata essere diversa dalle popolazioni presenti in Sicilia e nel resto d’Italia.
Caratteristiche
C. Campestris didyme è una specie diurna, con un picco di attività fra Marzo e Aprile e un altro nei mesi autunnali. Si può trovare sui monti di Salina e Lipari tra i 500 e i 700 metri di quota. La sua caratteristica più evidente è la colorazione di fondo rossiccia, carattere probabilmente dovuto all’adattamento a fini mimetici nel peculiare ambiente in cui vive. Quello delle Eolie è infatti un arcipelago di origine vulcanica caratterizzato da rocce molto scure e la sua colorazione le permette da un lato di sfuggire più agevolmente dai predatori, dall’altro di disporre di un vantaggio mentre preda gli altri insetti di cui si nutre. Presenta, inoltre, delle caratteristiche macchie biancastre sulle elitre e dei riflessi rosso metallici sia alla loro cucitura che su parte delle zampe. Non arrivano al centimetro e mezzo e, pur essendo le femmine tendenzialmente più grandi dei maschi, le differenze tra i due sessi sono poco accentuate.
Conclusioni
Cicindela campestris didyme rappresenta uno straordinario esempio di adattamento all’ambiente. Con la loro velocità fulminea, il comportamento predatorio e la colorazione brillante, sono sia un soggetto di grande interesse per gli entomologi, sia una componente vitale degli ecosistemi Eoliani. Preservare questi piccoli ma potenti predatori è fondamentale per mantenere l’equilibrio e la biodiversità dei nostri ambienti naturali.
Fonte:
Muscarella, Calogero & Surdo, Salvatore & Sparacio, Ignazio & Lo Cascio, Pietro & Allegrino, Francesco. (2023). A new subspecies of Cicindela (Cicindela) campestris Linnaeus, 1758 (Coleoptera Cicindelidae) from the Aeolian Islands (Italy). BIODIVERSITY JOURNAL. 14. 741-747. 10.31396/Biodiv.Jour.2023.14.4.741.747.
https://www.biodiversityjournal.com/index-cat/item/biodiversity-journal-14-4-0741-0747.html?highlight=WyJjaWNpbmRlbGEiXQ==: La Cicindela dell’isola di Salina