Dopo il recente attacco mortale a 2 turiste in Egitto, datato 4 luglio 2022, tornano alla mente gli attacchi mortali subiti da Antonio Straccialini in Colombia, morto per le ferite riportate, e quello sconcertante subito da Simon Nellist a Little Bay (Sydney) in Australia. Soprattutto torna di moda il dibattito tra chi sostiene che gli squali siano delle macchine assassine pericolose in ogni circostanza per l’uomo e chi invece difende gli squali a spada tratta senza sé e senza ma.
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Squali in Sicilia
Intanto partiamo dal capire quello che ci interessa da vicino, cioè in che situazione di rischio si colloca la Sicilia. Sono ben oltre 47 le specie di squalo presenti nel Mediterraneo di cui 15 sono considerate potenzialmente pericolose per l’uomo ed ovviamente è possibile incontrarle nelle acque della Sicilia. Significa questo che c’è un pericolo reale nello svolgere attività marittime nelle acque sicule? La risposta è un categorico no. Adesso vedremo insieme le specie che popolano il Mediterraneo e poi uno storico degli attacchi subiti dall’uomo per capire la reale dimensione di questo “problema”.
Ecco un elenco delle specie di squalo più presenti nel Mediterraneo:
Squalo toro (Carcharias taurus)
Cagnaccio (Odontaspis ferox)
Squalo volpe (Alopias vulpinus)
Squalo elefante o cetorino (Cetorhinus maximus)
Squalo bianco (Carcharodon carcharias)
Squalo mako (Isurus oxyrinchus)
Squalo smeriglio (Lamna nasus)
Squalo gattuccio boccanera (Galeus melastomus)
Squalo gattuccio (Scyliorhinus canicola)
Squalo gattopardo (Scyliorhinus stellaris)
Galeo (Galeorhinus galeus)
Palombo stellato (Mustelus asterias)
Palombo liscio (Mustelus mustelus)
Palombo punteggiato (Mustelus punctulatus)
Squalo ramato (Carcharhinus brachyurus)
Squalo pinnacorta (Carcharhinus brevipinna)
Squalo grigio (Carcharhinus plumbeus)
Squalo orlato (Carcharhinus limbatus)
Verdesca (Prionace glauca)
Squalo latteo (Rhizoprionodon acutus)
Squalo martello comune (Sphyrna zygaena)
Squalo martello maggiore (Sphyrna mokarran)
Squalo notidano cinereo (Heptranchias perlo)
Squalo notidano grigio (Hexancus griseus)
Squalo notidano occhi grandi (Hexancus vitulus)
Squalo echinorino (Echinorhinus brucus)
Squalo centroforo (Centrophorus granulosus)
Squalo centroforo boccanera (Centrophorus uyato)
Centroscimno (Centroscymnus coelolepis)
Scimnorino (Daliatis licha)
Moretto (Etmopterus spinax)
Lemargo (Somniosus rostratus)
Spinarolo (Squalus acanthias)
Spinarolo bruno (Squalus blainvillei)
Squalo porco (Oxinotus centrina)
Squadro pelle rossa (Squatina oculata)
Squadro (Squatina squatina)
Squadro aculeato (Squatina aculeata)
Ora vediamo lo storico degli attacchi di squalo all’uomo nelle acque italiane.
Partiamo dal presupposto che di tutte le specie precedentemente elencate, tutti gli attacchi documentati sono stati fatti da esemplari di Squalo bianco e che, di una decina di casi registrati in Italia in cento anni circa, solo tre sono risultati mortali.
Luglio 1926, Varazze (Mar Ligure), attacco mortale ad un bagnante a circa 200 m da riva. (squalo bianco di circa sei metri)
Settembre 1962, Circeo (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo con numerosi pesci appesi sulla cintura. (squalo bianco)
Febbraio 1989, Golfo di Baratti (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo.
(squalo bianco di circa sei metri)
Com’è chiaramente evidente, non sono mai stati registrati attacchi mortali di squalo in Sicilia.
Come va nel resto del mondo
A livello mondiale vengono registrati circa 60 attacchi all’uomo di cui 6 in media risultano mortali, ed è una cosa rarissima che lo squalo finisca con il divorare l’uomo, come nel caso di Simon Nellist, ma in genere la morte sopraggiunge per dissanguamento a causa delle ferite riportate.
Il paese che registra più attacchi mortali è l’Australia. In un registro tenuto sull’arco di 23 anni, in Australia sono stati 46 le morti per attacco di squalo, in media 2 ogni anno.
Il secondo paese sono gli USA con 25 attacchi mortali in 23 anni, seguito dal Sudafrica con 20 morti in 23 anni.
Questi numeri fanno capire quanto sia raro un evento del genere. Basti pensare che ogni anno, solo in Europa, muoiono circa 60 persone in seguito alla puntura di una vespa.
La giusta luce sullo Squalo
Possiamo dunque capire da che lato schierarci riguardo al dibattito sugli squali. Sulla base dei dati registrati si può affermare con certezza che lo squalo non ha l’uomo sulla lista delle proprie prede, non siamo di loro gradimento in poche parole. Non possiamo nemmeno stare nell’altro estremo con chi sostiene che lo squalo sia un rischio “zero”.
La realtà è che lo squalo è un animale predatore e come il resto dei pesci predatori ha i suoi momenti di caccia, i suoi territori di caccia e attraversa, nelle giuste condizioni, la frenesia alimentare. In queste condizioni possiamo entrare nel suo mirino e finire per essere scambiati per una delle sue prede abituali. Proprio per questo, il professor Alessandro De Maddalena, docente di zoologia all’università Milano Bicocca e tra i maggiori esperti di squali al mondo, parla di 9 regole da seguire per evitare di mettersi in pericolo di attacchi:
- Evitiamo di immergerci da soli o di nuotare al largo.
- Evitiamo di immergerci o fare il bagno di notte.
- Facciamo molta attenzione a immergerci in acque torbide.
- Facciamo attenzione quando ci troviamo in punti dove il fondale digrada bruscamente verso acque più fonde, soprattutto nel caso di zone particolarmente ricche di pesci.
- Facciamo attenzione nel caso gli animali presenti nell’area mostrano un comportamento anomalo.
- Facciamo attenzione quando siano stati avvistati da poco animali che possano essere considerati prede o cibo tipici degli squali bianchi (tonni, delfini, otarie, tartarughe marine, carcasse di grandi cetacei).
- Facciamo particolare attenzione alle secche, agli stretti, alle acque adiacenti alle isole.
- Evitiamo tassativamente di praticare la pesca subacquea quando nelle vicinanze sia stata segnalata la presenza di uno squalo potenzialmente pericoloso.
- Mai portarsi dietro pesci fiocinati (tantomeno fissandoseli alla cintola), ma affrettiamoci invece a portarli subito fuori dall’acqua.
Seguendo queste semplici regole possiamo goderci il mare della nostra Sicilia (e di tutto il mondo) in tranquillità.
Osservare gli Squali in Sicilia
Qualora avessimo il brevetto da sub livello Advanced, abbiamo la possibilità di fare un’immersione con gli squali anche in Sicilia. Rivolgendoci ad uno dei dive center di Lampedusa, potremmo organizzare una delle immersioni all’isola Lampione dove ci sono degli splendidi esemplari di squalo grigio anche di 2 metri. Le acque limpide ci permetteranno di vederli anche a distanza. Ci si può organizzare nel periodo da metà Luglio fino ad Ottobre. A tutti coloro che potranno fare quest’esperienza, noi del team MNature.it auguriamo tante belle emozioni.
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