Il vermocane o verme di fuoco (Hermodice carunculata) è un organismo marino appartenente alla classe dei policheti, la classe di anellidi più antica tra quelli conosciuti. Questi vermi sono caratterizzati da un corpo allungato e segmentato, con numerose protuberanze, dette anche caruncole, su tutto il corpo che utilizzano per catturare il cibo e muoversi attraverso il sedimento marino.
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Le varie specie hanno un colore che varia dal rosso al viola, e possono raggiungere dimensioni che variano per alcune specie da pochi centimetri ad altre molto grandi, fino anche ai due metri di lunghezza. Il vermocane mediterraneo, nello specifico, raggiunge mediamente i 15 centimetri e in e in alcuni casi anche i 30. Non è una specie pericolosa per l’uomo ma i suoi tentacoli urticanti possono regalare sorprese spiacevoli. Non è neanche una specie aliena ma anzi è originaria del Mediterraneo e dell’Atlantico.
Vita del vermocane
Il ciclo vitale del vermocane inizia con una riproduzione sessuale simile a quella dei pesci, le uova vengono liberate dalle femmine e fecondate dai maschi. Le larve che ne emergono si sviluppano rapidamente in individui adulti che cominciano a scavare gallerie nel sedimento marino per stabilirsi. Sono creature molto prolifiche e possono riprodursi in grande quantità, contribuendo così alla diffusione della specie. Preferiscono ambienti rocciosi dove possono trovare anfratti nei quali rifugiarsi e dov’è più facile procurarsi cibo.
In questi ambienti si nutrono principalmente di detriti organici presenti nel sedimento marino, come alghe, residui di pesci e altri organismi marini. I tentacoli presenti sul capo vengono utilizzati per catturare il cibo e portarlo alla bocca, situata nella parte inferiore del corpo. Questi vermi sono quindi considerati importanti decompositori nell’ecosistema marino, in quanto contribuiscono al riciclo dei nutrienti e alla pulizia del fondale.
Diffusione del vermocane
La diffusione in aumento del vermocane nei mari della Sicilia è stata osservata negli ultimi anni in modo significativo. Le cause dell’aumento del numero di questi vermi possono essere molteplici. Una delle ipotesi è legata alla presenza di un elevato apporto di nutrienti provenienti dalle acque di scarico provenienti dalle attività umane, che favoriscono la crescita e la proliferazione di organismi come il vermocane.
Il motivo principale del suo aumento è però legato ai cambiamenti climatici e le variazioni della temperatura dell’acqua che possono influenzare il ciclo vitale del vermocane, favorendone la riproduzione e la diffusione in determinate aree. La graduale tropicalizzazione del mediterraneo ha già causato, in anni recenti, l’aumento di specie aliene tipiche dei mari più caldi come il celebre pesce scorpione. Organismi come il vermocane trovano quindi un ambiente ancora più confortevole e starebbero aumentando di numero proprio per questo.
Un altro fattore che potrebbe contribuire all’aumento della presenza di questi vermi è la riduzione della pressione antropica sul fondale marino, che potrebbe avere un impatto positivo sulla popolazione di vermocane.